martedì 23 giugno 2009

I miei professori del liceo.

I miei professori del liceo erano tutti personaggi molto strani. Con il trascorrere dei 5 anni mi rendevo conto sempre più di ogni loro stranezza o inconsueta abitudine.Per esempio, la mia professoressa di matematica sosteneva di essere una matematica nata (il che è tutto da vedere :-D) e di sentirsi quindi in diritto di non insegnare fisica. Conclusione, noi nel triennio non abbiamo mai fatto fisica e alla terza prova della maturità, ovviamente il primo anno di commissione mista (esterno fisica), abbiamo scritto tre parole messe in croce che hanno fatto ridere anche il discretissimo presidente.
Il mio professore di storia e filosofia, invece, riusciva ad arrivare completamente bagnato di sudore anche a gennaio, e pretendeva di aprire le finestre nonostante fuori nevicasse. Essendo perennemente indietro con il programma (indietro davvero, alla fine della quinta noi eravamo arrivate alle cause della prima guerra mondiale!), l'ultimo giorno di scuola ha pensato bene di interrogarmi sulle scale dell'istituto alla ricreazione, per guadagnare tempo, mentre io portavo le mie cose nell'aula di disegno.
Italiano invece era insegnato da una professoressa in grado di ripetere talmente tante volte la stessa cosa da fartela entrare in testa anche se nelle sue lezioni facevi qualcos'altro. Sua unica grande pecca, sostenere che eravamo troppo piccoli (alla fine 20 anni non sono proprio pochissimi, dai!) per capire cosa volesse dire essere innamorati e consigliava quindi di non perdere tempo in inutili storie d'amore e di dedicarsi solo al latino che era la base della società (!).
Infine, una fuoriclasse: la mia professoressa di scienze. Era una di quelle signore sempre distinte e perfette,nonostante il camice da laboratorio: sempre pettinata, truccata, vestita e soprattutto estremamente educata. Non adottava libri di testo, costringendoci a prestare attenzione alle sue lezioni prendendo appunti per poi avere qualcosa da studiare a casa. Se non capivo anche la cosa più semmplice, era disposta a rispiegarmela fino alla nausea.
Questa è la professoressa che più di tutti vorrei ringraziare, che mi ha trasmesso l'amore per il suo lavoro e che mi ha insegnato a farmi piacere lo studio. E che, forse, è l'unica che lontanamente si può avvicinare al professore di scienze del mio prof di informatica...

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